Casa museo Fantoni

Dalla bottega d'arte al museo

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Rovetta

Alcune ore trascorse a Rovetta permettono di conoscere in maniera approfondita la storia plurisecolare di una sua illustre famiglia, quella degli scultori Fantoni. Si inizia con la visita alla loro casa bottega (secc. XIV-XIX), ora allestita a museo e sede della fondazione che porta il loro nome. Il percorso guidato consente di conoscere le diverse generazioni dei maestri intagliatori, scultori e architetti. Si apprendono le loro tecniche di progettazione e di esecuzione di opere sacre e civili attraverso i disegni e i modelli preliminari, in legno e in argilla, conservati in grande quantità. Si ammirano anche arredi e numerose opere realizzate tra Sei e Settecento, esposte nella cornice degli antichi ambienti, ancora molto ben conservati, che hanno visto per secoli l’attività della bottega e la vita della famiglia.

Dopo la visita alla casa museo, a pochi passi di distanza, si raggiunge la piazza principale del paese per conoscere le opere realizzate dai Fantoni per le chiese di Rovetta.  Si inizia dalla parrocchiale di Tutti i Santi dove tutto parla dei Fantoni. Anche il coronamento del campanile è stato realizzato da loro (1696). All’interno si può ammirare per intero il repertorio degli arredi sacri che la bottega poteva proporre tra Sei e Settecento.

Di grande pregio l’altare maggiore in marmo (1710-22) di Andrea, con tre medaglie a rilievo e un prezioso tabernacolo ornato da statue.  I due grandi angeli adoranti (1733) ai fianchi dell’altare furono il dono di addio terreno dell’artista alla sua chiesa, che lo ricambiò accogliendo le sue spoglie ai piedi dell’altare della Madonna della Mercede, opera di suo nipote Giovan Bettino (1747).  Nell’abside è sistemato il coro ligneo seicentesco con i piccoli telamoni scolpiti di Grazioso il Vecchio e la medaglia raffigurante il “Sacrificio di Isacco” di Andrea (1715c.). L’ancona maggiore lignea (1736) è della bottega di Giovan Bettino Fantoni, incornicia un altro gioiello della parrocchiale: la pala di Giovan Battista Tiepolo raffigurante la “Gloria di Tutti i Santi” (1734 c.).  Donato Andrea e il cugino Luigi eseguirono il pulpito ligneo (1788) e gli organi (1783), in uno dei quali si conservano alcuni intagli della cantoria precedente (1670) del bisnonno Grazioso. Di Luigi è l’altare della Madonna del Rosario (1780); di Donato Andrea la realizzazione degli altari dei Morti (1790 c.) e di S. Stefano (1790) così come il rifacimento della copertura del fonte battesimale (1787), nella quale si individuano parti più antiche attribuite alla mano quattrocentesca di Bertulino, prima personalità conosciuta della dinastia artistica fantoniana. Nella piazzetta al lato sud della parrocchiale è situata l’antica chiesetta dei Disciplini che ospita il Compianto ligneo, uno dei più noti tra quelli eseguiti dalla bottega di Andrea, un gruppo composto da personaggi dolenti, grandi al naturale, disposti con Maria intorno al Cristo deposto su cataletto (1699-1711 c.).

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